Dai terremoti ai bombardamenti: così si evolve il sistema di allerta di Google per l’Ucraina

I telefoni Android potranno ricevere un alert in caso di raid aerei attivi nella zona in cui si trovano: “L’abbiamo fatto su richiesta e con l’aiuto del governo locale”, hanno spiegato da Mountain View.

La tecnologia è più o meno la stessa che c’è alla base del sistema di allerta usato da Google per i terremoti o per le inondazioni, solo che in Ucraina servirà ad altro: servirà ad avvertire le persone dell’imminenza di un raid aereo. Servirà a salvarle da un bombardamento, insomma. Secondo quanto annunciato dall’azienda di Mountain View, infatti, i cittadini ucraini riceveranno direttamente sui loro smartphone (solo Android) gli avvisi dell’avvicinarsi di un attacco dal cielo: “Al momento, milioni di persone in Ucraina dipendono dagli avvisi di attacco aereo per cercare di mettersi in salvo” ha spiegato Kent Walker, presidente di Google per gli Affari globali, appunto aggiungendo che “su richiesta e con l’aiuto del governo locale, abbiamo iniziato a mettere in piedi un sistema di avvisi di raid aerei per gli smartphone Android in Ucraina”. (continua su Repubblica.it)

Quali sono i rischi che comporta la pratica dello “sharenting” per i minori

Frequentando piattaforme social quali Instagram, Facebook e TikTok è facile imbattersi in post di mamme e papà che scelgono di pubblicare foto e video dei propri figli in maniera compulsiva e senza alcun tipo di filtro, divulgando momenti appartenenti alla sfera più intima. Immagini tenere e spesso divertenti che attirano i followers, ma che – pur scatenando una pioggia di like e apprezzamenti – suscitano perplessità e fanno emergere una serie di domande. Secondo una ricerca condotta dalla Northumbria Universityoltre l’80% dei bambini britannici sarebbe presente in rete già prima di compiere 2 anni, e prima di raggiungere i 5 anni ognuno di essi arriverebbe a possedere addirittura 1500 foto sul web. (Continua da GDPR Scuola)

Facebook Protect: che cos’è e come si attiva la nuova sicurezza extra di Facebook

Tutti gli utenti sono incoraggiati ad attivare l’autenticazione a due fattori per rendere la vita più difficile agli hacker e l’azienda stessa sarà in prima linea nel monitorare attacchi e tentativi di violazione dei profili. Facebook Protect, un programma progettato per proteggere gli account degli utenti ad alto rischio dall’essere presi di mira dai criminali informatici, si può attivare anche dagli account italiani. Ma che cos’è e da cosa ci protegge? Per prima cosa, la funzione deve essere attivata dopo l’arrivo di una notifica sul proprio account. Il suo obiettivo, come spiegato dal blog ufficiale di Facebook, è dare una maggiore protezione agli utenti i cui account sono più a rischio di attacchi informatici e forse anche di attacchi sponsorizzati dagli stati (continua – dal Corriere della Sera).

Siae sotto attacco hacker: rubati 60 Gigabyte di dati e chiesto un riscatto. Mogol: «Allarme riguarda tutti»

Il gruppo Everest ha confermato di aver sottratto alla Società Italiana Autori ed Editori dati sensibili di artisti e dipendenti, messi in vendita sul dark web. «Non pagheremo il riscatto», ha dichiarato il direttore Blandini.

Dopo essere stata vittima di phishing solo qualche settimana fa, la Siae, società italiana autori ed editori, è stata colpita da un ransomware, un attacco hacker da parte del gruppo Everest. Sottratti 60 Gigabyte di dati di artisti e dipendenti, come carte di identità, indirizzi, contratti e anche conti bancari. Di questi, (continua – dal Corriere della Sera)

Intelligenza artificiale per la diagnosi delle retinopatie

A Singapore si sperimenta un algoritmo in grado di riconoscere patologie importanti con l’analisi di una semplice fotografia. Cresce l’uso di applicazioni «smart» in sanità.

Negli ultimi cinque anni, le reti neurali profonde hanno trovato diverse applicazioni in campo medico. L’apprendimento profondo (deep learning) è stato anche integrato in oculistica, in particolare con l’uso di immagini tomografiche del fondo oculare e della coerenza ottica. È stato dimostrato che l’apprendimento profondo è in grado di rilevare la retinopatia diabetica, il glaucoma, la degenerazione maculare legata all’età, l’edema maculare diabetico e la retinopatia nei prematuri e persino di prevedere diversi fattori di rischio cardiovascolare sistemico. Nell’aprile 2018, la Food and Drug Administration statunitense ha approvato il primo dispositivo di riferimento basato sull’intelligenza artificiale (Ia) per la retinopatia diabetica. (continua – dal Corriere della sera)

Scuola e didattica con la realtà virtuale VR

Miglioramento della competenza: apprendimento esperienziale con la realtà virtuale. Primo team in Italia.

Siamo ormai ai dettagli: la realtà virtuale entra nella didattica: primi in Italia. Le sessioni VR aumentano l’attenzione e attraverso l’esperienza diretta potenziano l’apprendimento rispetto ai classici metodi di insegnamento. Gli studenti si ritrovano facilmente a poter viaggiare tra i pianeti del sistema solare, studiare la fisica e la matematica con modelli che si materializzano davanti ai propri occhi, vivere dall’interno la storia che studiano sui libri ed avere rappresentazioni in 3D per lo studio del corpo umano o di dispositivi meccanici come motori e loro esplosi progettuali. Utilizza l’Intelligenza Artificiale per permettere agli studenti di vivere un’esperienza di interazione sociale analoga all’esperienza scolastica in presenza. Contattami per informazioni: info@giuseppechiumeo.it

Il primo scienziato-robot che ha già condotto 688 esperimenti da solo (e ha fatto una scoperta)

Ha condotto 688 esperimenti in soli otto giorni lavorando instancabilmente in laboratorio. Così è riuscito a scoprire un nuovo tipo di catalizzatore chimico, ben sei volte più reattivo rispetto a quelli precedentemente conosciuti. Davvero niente male per uno scienziato che non possiede nemmeno la laurea. O meglio, che non è neppure un essere umano. Si tratta infatti di un robot – per ora senza nome – messo a punto e testato negli ultimi anni da un gruppo di ricercatori dell’Università di Liverpool guidati dal professor Andrew Cooper. [Corriere della sera]

COVID-19: scoperta (dal supercomputer) la molecola che fa sperare: si tratta del raloxifene

Raloxifene: un farmaco conosciuto, approvato (e commercializzato) in Europa per la cura dell’osteoporosi. Ma anche una possibile arma contro Sars-CoV-2. Appartiene al gruppo di farmaci definiti “modulatori selettivi dei recettori per gli estrogeni” (SERMs, selective estrogen-receptor modulators) e, nella cura dell’osteoporosi, presenta un livello elevato di sicurezza e tollerabilità. Il consorzio europeo “Exscalate4CoV”, che ne sta valutando la potenzialità terapeutica contro Sars-CoV-2, ha ribrevettato il farmaco per la nuova indicazione (uso universalistico) ed è pronto a produrlo in quantità massicce. In Italia non è stato testato sull’uomo contro Covid, per la scarsità di nuove infezioni, mentre (continua dal corriere delle sera)

Cos’è il phishing bancario e come difendersi dalle frodi telematiche

Se siete clienti delle banche Bnl, Unicredit e Intesa Sanpaolo attenzione alle truffe online. Gli hacker infatti hanno preso di mira i principali istituti di bancari italiani con l’intento di entrare nei conti correnti e svuotarli. Il contatto iniziale avviene nella casella di posta elettronica con l’arrivo di una mail in cui si chiede nell’oggetto un «aggiornamento dei dati RGPD». Si tratta di una mail spam che, una volta, aperta, infetta la casella di posta elettronica e trasmette i dati sensibili dell’utente dell’home banking. Ecco come tutelarsi.